Asilo nido: riprova sarai più fortunato

E’ proprio vero il buongiorno si vede dal mattino.
Abbiamo scelto per Edoardo un nuovo nido dove trascorrerà le sue giornate quest’inverno. Purtroppo lo scorso anno non eravamo riusciti ad iscriverlo in questa struttura e, con sommo dispiacere, ci siamo rivolti a qualcosa di più tradizionale. Tanto tradizionale che, se qualcuno ricorda, avevano delle idee un po’ rigide sulle tappe evolutive di un bambino. Comunque non tutto sembrava orribile allora: le maestre erano affettuose e presenti. Avevano fatto delle attività insieme. Ma felice come lo vedo ora non lo è mai stato.

Da lunedì corso stiamo facendo l’inserimento nel nuovo nido e tante sono le cose che ci hanno convinto di aver fatto la scelta giusta. L’ambiente è allegro e a misura di bimbo (mangiano tutti sulle sedioline attorno ad una coloratissima tavola rotonda). E oggi lo abbiamo trovato in giardino a giocare. Ieri hanno colorato insieme. A pranzo li incoraggiano a mangiare da soli. Proprio come si prova a casa. E questo penso sia il segreto: lasciarli liberi di esprimersi e di evolversi secondo i loro tempi. Lo so che sembro ripetitiva, ma è proprio una cosa che non sopporto la gara a chi fa prima a fare qualcosa. Ci sarà tanto tempo per dover competere bisogna per forza farlo anche mentre si sta crescendo?

Insomma il rapporto tra maestre e alunni è 4:1 contro i 6:1 (che spesso diventavano 10). L’ambientazione è incantevole: un piccolo casale in un parco. Tutto il personale è sorridente e gentile e soprattutto risponde quando li saluti (non continuano a parlare facendo finta di non averti visto). Sembrano tutte stupidaggini ma fanno la differenza quando la mattina lasci tuo figlio nelle mani di estranei.

Parole, parole, parole

Il ragazzetto ha cominciato ad esprimersi un po’ più chiaramente. Ecco che, con intonazioni diverse, pronuncia mamma per indicare qualcosa, informarmi su ciò che accade intorno o esprimermi tutto il suo amore.
Poi Pappa, la sua parola preferita, visto anche il suo inesauribile appetito. Bau per indicare animali, aerei o aquiloni e Bau Bau per i cani. Nonno e Nonna, si spiegano da soli. Parpe per scarpe, quando vuole scendere dal passeggino e camminare. Palla, da qualche giorno il suo giocattolo preferito. ..Tte per latte. E poi Bello, Bella, ..Duto quando fa cadere qualcosa (caduto).

Prossimo passo: una conferenza.