Educazione civica prescolare

Per la serie il peggio non muore mai questa mattina:

un papà, vestito di tutto punto, parcheggia la sua BMW Z qualcosa di fianco all’entrata del parcheggio del parco, sulle strisce pedonali. Certo è vero che il parcheggio è sterrato e avrebbe potuto sporcare la sua bella macchina e le sue bikkembergs bianche (su completo da uomo grigio scuro con cravatta arancio, pelata e occhiali fashion, non si poteva guardare! ndr).
Visto che aveva messo le doppie frecce si è dilungato al parco con il figlio prima di accompagnarlo in classe. Beh all’apparenza un padre premuroso ma sicuramente poco civile.

E scommetto che non aveva neanche il seggiolino.

Io come Marlin

Vi ricordate Alla ricerca di Nemo… primo giorno di scuola…. Marlin sportivo parla con gli altri papà fino a quando non gli dicono che i figli stanno andando al salto nel blu. A quel punto panico e poi la tragedia.

Ieri mattina a scuola mi hanno chiesto se secondo me potevano portare Edo in gita al Castello di Lunghezza. Io, sportiva come Marlin, gli ho detto che non c’erano problemi salvo arrivata a casa e farmi venire un attacco di panico durante la visione del film suddetto.

Ammetto come genitore non sono ancora pronta per il salto nel blu.

Memoria e gusto

L’avevo intravista cercando delle ricette tradizionali sul sito de “La Cucina Italiana”, lo speck lo avevo (quello acquistato nella macelleria Schanung a Brixen – come ogni anno), gli scalogni dall’orto di mia sorella, ecco fatta la ricetta più a gusto che a memoria.
Il Procione gli ha dato un nome: Penne rugginose allo speck.

Ho tagliato un paio di fette di speck a striscioline un po’ spesse e le ho fatte rosolare in padella, insieme allo scalogno tritato, con un paio di cucchiai di olio. Quindi in una padella a parte ho soffritto 3 manciate di pangrattato sempre in olio. Cotte le penne in acqua bollente salata, scolate al dente, le ho saltate in padella con lo speck e il pangrattato. Eccole!