Cambio orario

Si sa, Edo è mattiniero, e come pensavo il cambio orario lo ha reso simile alle galline: ieri 4:30 in punto eravamo sul divano.  Ormai mi sono abituata (parole grosse ndr) ma la cosa spassosa è stata trovare un cartone animato: a quell’ora c’erano solo le lezioni di fisica del consorzionettuno.

Tutto ieri è stato uno spostare gli orari della pappa e delle ninne per evitare di ripetere l’alzataccia e sono stata premiata: questa mattina Edo, la sveglia umana, è scattato alle ore 5:40. Se po’ fa’!

Paranoie

In 2 anni di frequentazione di nido non è mai successo che si opponesse ad andare… Stamattina non voleva scendere dalla macchina e con grossi lacrimoni invocava: “A casa, a casa! No, dai bimbi no… a casa”.

Nonostante i suoi amichetti che passando lo salutavano continuava a stringermi le braccia al collo e mi pregava. Che sensazione orrenda… ti senti un mostro. Con amorevole fermezza ho cercato di spiegargli… poi è arrivato Paolo (il super maestro) che con argomenti validi lo ha convinto ad andare a cercare il nasone da clown, la balena e il mega tricheco.

Insomma sono sgattaiolata via come ho visto fare a tante mamme finora.. io che mi ero sempre sentita una privilegiata, con un figlio portato come esempio: quello che non piange mai, non chiede mai della mamma, è sempre sorridente.

Che cosa sta succedendo?

errare humanum est

Errori se ne commettono ma questo è stato veramente grossolano…

E’ sera, Edo sceglie i libri da leggere prima di dormire… al terzo guarda verso un angolo della stanza e scorge una grande sacca trasparente contenente 120 palle colorate. Ovviamente si è illuminato: ha cominciato a chiedermi di prenderle, prima tranquillamente poi pian piano che il divieto diventava più fermo con urla e pianti, per non so… sembrava un’eternità. Non ce l’ho fatta più ho preso la sacca e gli ho rovesciato tutte le palle nel lettino.

Con il viso ancora stravolgo dal pianto mi ha fatto il più bel sorriso che un bimbo può fare quando è di fronte a cotanta meraviglia e io? Sono scoppiata a piangere e sono uscita dalla stanza.

Il papà gli ha parlato.. non so cosa si siano detti … ma Edo non si è più divertito, con aria colpevole ha accolto il mio goffo tentativo di gioco e poi insieme abbiamo rimesso a posto le palle. Mi ha abbracciato forte forte e si è messo a dormire.

Mi sono sentita un mostro e una stupida… farlo soffrire inultilmente e al contempo dargli la conferma che basta battere i piedi per ottenere qualcosa.
Mi consola solo quel suo sguardo adulto di consapevole colpevolezza.

Similitudini

Alla domanda che animale è mamma Edo risponde quasi senza esitazione: «Popotamo».

A questo punto è spontaneo e d’obbligo chiedere: «E papà? ».

«… coccodrillo».

«E Edo? ».

«Leone piccollo piccollo».

Sbaglio o si intravede già qualche cenno di misoginia?

Cronaca di una veglia annunciata

2.30 del mattino: Edo si sveglia, mi chiama, scende dal letto e accende la luce.  Quando gli dico che è ancora notte lui ribatte: «Noooo notte!».

Andiamo in salone…
Malauguratamente il Procione aveva preparato una sorpresa: tutti gli animali preferiti allineati sui cubi, e sul divano di fronte i peluche a mo’ di spettatori. Immaginate l’espressione di Edoardo. Mi ha coinvolto nella ridefinizione della “Fila” fino alle 3.00.

Dopo di che ho cercato di coinvolgerlo nella lettura di un librino, ma continuava ad elencarmi tutti gli animali. Approfittando di una delle immagini gli ho proposto di fare le ninne: «vedi le formichine fanno le ninne… andiamo anche noi? » … ma tornando in cameretta ha trovato la scatola del suo memory.

Volevo piangere… il sonno mi spezzava le gambe. Si è messo sul tappeto a giocare da solo. Botta e risposta fino alle 4. Poi il primo sbadiglio…. allora sono riuscita a mandare a ninne tutte le tessere e a convincerlo a sdraiarsi vicino a me…

Il racconto di una fiaba inventata al momento condita di tanti “E allora”… “E poooiiiii” lo hanno fatto cedere.

Ho riconquistato il mio letto alle 5… ma la sveglia impietosa ha suonato alle 6.30.