La festa con gli amichetti

Edoardo ha compiuto 4 anni lo scorso 17 maggio.
E’ già da qualche mese che mi chiedeva di invitare i suoi amichetti a casa per giocare. Si pensa sempre che siano piccoli mentre loro a scuola socializzano a livelli “adulti” scambiandosi inviti reciprocamente.

Così per non disattendere i suoi desideri abbiamo deciso di organizzargli una festa, rigorosamente casalinga, perché proprio non sopporto la freddezza dei locali con animazione.
I bambini sono così bravi ad organizzarsi il gioco da soli senza bisogno di un adulto che li indirizzi.

Abbiamo deciso, anche su consiglio della maestra, e viste le dimensioni della casa, di limitare l’invito ai soli amichetti e “liberare” così i genitori per due ore. L’invito parlava chiaro, orario di inizio e di fine con il programma del pomeriggio: film e merenda.
Quindi “Era glaciale 3”, piñata con caramelle e regalini, e catering casalingo:
Mini panini
Rustici
Tramezzini e club sandwinch
Pizza
Patatine (industriali)
Biscotti alla panna
Muffin
Crostata alle fragole
e

“Foresta nera” ma riveduta e corretta a misura di bimbo. Quindi non ciliege al liquore ma fragole fresche per decorazione.
All’interno fragole lasciate macerare nel loro sciroppo che ho usato come bagna per il pan di spagna al cioccolato fondente.
I genitori oltre alla libertà hanno apprezzato molto anche la torta.
Quindi grande successo di pubblico e grande riuscita della festa, che ha visto la maestra vegliare sui bambini con dolcezza e fermezza.

Per la storia devo dire che, come da previsione, i bimbi sono stati angeli fino all’arrivo dei genitori, poi è iniziato il vero delirio.

I sogni son desideri?

Risveglio disperato per Edo qualche giorno fa.
Cercava un piccolo pipistrello suo amico.
Gli ho detto che probabilmente lo aveva sognato.
E lui: «Allora torno nel mio sogno.»
E poi:  «Mamma, dove stanno i sogni, negli occhi?»
Gli ho risposto imbarazzata che forse si trovano nella testa.

Poi il pomeriggio quando siamo andati a riprenderlo a scuola, la maestra tutta fiera ha cominciato a chiedere a Edoardo dove stanno i sogni e lui da buon scolaro ha risposto: nel cuore!
Il nostro razionalismo è andato a farsi benedire, capitolato sotto i fondamenti romantici di una maestra di 25 anni.

La casetta

«Mamma non lo fare mai più»
Con un occhio ancora chiuso vedo Edoardo vicino al mio letto che con aria severa mi rimprovera di qualcosa che non comprendo. Gli chiedo amorevolmente cosa abbia mai fatto di così terribile.
«Hai tolto la porta alla casetta di Gaia»
Penso: sono le  6, forse ha fatto un brutto sogno.

Invece mi prende per mano e mi porta a vedere il disastro: erano un po’ di giorni che costruiva con cuscini, coperte e mezzi di fortuna una “casetta” per la sua amica Gaia. Il piumone era la porta. Io ovviamente l’avevo usato per coprirlo durante la notte, rompendo quindi la porta.

Praticamente ho danneggiato irreversibilmente il nido d’amore di questo povero innamorato.

Questa storia è andata avanti per tre giorni. Un continuo fare e disfare finché non ho deciso di invitare Gaia a vedere la sua casa.

Non so se è rimasta più colpita mamma Giorgia (la futura suocera di Edo?) o la piccoletta. Certamente Edoardo era fierissimo del suo lavoro.
Dalla foto sembra solo un cumulo di cose ma dietro c’è veramente tanto amore.

Le Déjeuner sur l’herbe

Erano anni che non passavo il Primo Maggio fuori porta e quest’anno come non farlo con i miei colleghi. Così tutti sotto la sede Eutelia di Arezzo per simboleggiare che il lavoro ce lo hanno tolto e noi non smetteremo di ricordarglielo.

Tra i racconti della manifestazione del giorno prima e qualche boutades abbiamo trascorso una bella giornata, come sappiamo fare da quando è iniziato questo incubo. Perché, come mi piace ricordare a chi non ha retto allo sconforto e si è isolato, stare insieme e condividere è un grandioso antidepressivo.

Il 30 la città è stata solidale e generosa e i colleghi non si sono certo risparmiati. Il 1° è stato il giusto risarcimento per lo stress da manifestazione.
E io dalla mia ci ho messo le coccole dolci: una scatola di muffin alle fragole e al cioccolato che non è durata più di 5 minuti…

.. tanto graditi anche da Edo che non me ne ha dato neanche un pezzetto.