La casetta

«Mamma non lo fare mai più»
Con un occhio ancora chiuso vedo Edoardo vicino al mio letto che con aria severa mi rimprovera di qualcosa che non comprendo. Gli chiedo amorevolmente cosa abbia mai fatto di così terribile.
«Hai tolto la porta alla casetta di Gaia»
Penso: sono le  6, forse ha fatto un brutto sogno.

Invece mi prende per mano e mi porta a vedere il disastro: erano un po’ di giorni che costruiva con cuscini, coperte e mezzi di fortuna una “casetta” per la sua amica Gaia. Il piumone era la porta. Io ovviamente l’avevo usato per coprirlo durante la notte, rompendo quindi la porta.

Praticamente ho danneggiato irreversibilmente il nido d’amore di questo povero innamorato.

Questa storia è andata avanti per tre giorni. Un continuo fare e disfare finché non ho deciso di invitare Gaia a vedere la sua casa.

Non so se è rimasta più colpita mamma Giorgia (la futura suocera di Edo?) o la piccoletta. Certamente Edoardo era fierissimo del suo lavoro.
Dalla foto sembra solo un cumulo di cose ma dietro c’è veramente tanto amore.

6 commenti su “La casetta”

  1. Sono contento che hai un buon rapporto con tua nuora; d’altra parte stì ragazzi già se so fatti casa! Tra un po’ diventi nonna! Una nonna Wonder!!!

  2. Che dolce!!!
    Ha messo pure i dinosauri a protezione della sua amata!!!
    Coltiviamo queste nuove generazioni, chissà che non ci diano grandi soddiafazioni!!!

  3. @Sergio: devo ammettere che adoro sia la consuocera che la nuora. E mi sembra sia reciproco. Per quanto riguarda il diventare nonna questi due già parlano come gli adolescenti. E ho paura anche se sono wonder! 😉
    @Graziella: hai notato tutti i dettagli. Ci sono gli animali da compagni sulla case: volpe, topo, coniglio e leone. Mentre i dinosauri intorno a vigilare.
    @Ruben: terribili le madri!!! 😉

  4. in qualità di mamma di Gaia posso dire che sono rimasta assolutamente colpita da questo gesto di Edo…dall’idea, dalla costanza, dalla realizzazione e dall’entusiasmo con cui ha accolto mia figlia in quella meravigliosa tana…mi sono intenerita soprattutto quando le ha mostrato l’angolo dei “pupazzetti molbidi”…nonchè dalla faccia sorpresa, quasi stordita di Gaia! a tutti e due avrò detto almeno 100 volte: ma che bella casetta! che bella idea!…per inciso, fa proprio strano sentirsi dire suocera appena quattro anni dopo essere diventata mamma!

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