Madri assassine

Chi non ha mai avuto paura di diventare una madre assassina? Quando sono rimasta incinta la prima cosa che mi è venuta in mente, dopo la grande gioia provata, è stata la paura di andare in depressione post-partum e commettere qualcosa di irrimediabile.

In questi giorni non si è fatto che parlare in modo ossessivo di madri che uccidono i propri figli. Le notizie su questo argomento è vero sono cicliche, ma ora che sono madre mi colpiscono ancor di più.

E proprio ieri a 28 minuti, la trasmissione su Radio2 di Barbara Palombelli, sono stati presentati due libri: “Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto” di Concita De Gregorio e “Madri assassine” di Adriana Pannitteri.

Mentre ascoltavo pensavo a quando è nato Edoardo, quando me lo hanno messo sulla pancia, la prima volta che l’ho attaccato al seno. E poi a tutti i suoi progressi in questi sei mesi. Ci siamo spesso chiesti come si possa arrivare ad uccidere il proprio figlio. Basta un attimo…. irreparabile appunto.

Ogni volta che il nostro bimbo piange, urla, strepita, all’apparenza per nessun motivo… non ci fa dormire o non ci fa fare in generale, fermiamoci a ricordare…

Poi lui sorriderà e noi lo ameremo più di prima.

Frammenti di pomeriggio

Alla radio una canzone di Alanis Morissette, alla finestra un cielo pieno di nuvole incorniciate dal sole, e tra le mie braccia Edoardo, spossato dopo la poppata. Per un attimo il tempo si è fermato. E mi è tornata la voglia di dipingere.

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Dopo la pioggia – 1988 (Tempera su tela 70×40)

Baccanale

L’avevo visto solo su Paperissima, invece oggi Edo, al suo 5° giorno di pappe serie, dopo aver tirato calci per averne ancora e aperto la bocca come i pellicani de Alla ricerca di Nemo, si è addormentato sul seggiolone.

Aveva ancora un po’ di pappa in bocca. Spettacolo tra il disgustoso e lo strappalacrime.

Avevo notato la sua posa da antico romano in pieno baccanale, ma pensavo si fosse messo in una posizione adatta per ricevere cibo comodamente. Invece… mi giro per dargli l’ultima cucchiaiata e lo trovo accasciato sul seggiolone.

Mi dispiace di non aver documentato l’evento con una foto.

Chiodo scaccia chiodo

Eccomi di nuovo cimentarmi in un dolce: Crostata con noci e cioccolato.
Edo sempre in agguato. Ma le castagne ormai sono lessate e sbucciate e nulla può distrarmi.
Dentro c’è di tutto: dalle castagne al caramello, passando per noci e cioccolato.
E il risultato eccolo.

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La ricetta è stata presa da “Dolci” – La Cucina Italiana

I miei insuccessi in cucina

La scorsa settimana ho ricevuto in regalo un bel po’ di castagne e ho deciso di cimentarmi nella preparazione del Mont Blanc: all’apparenza una preparazione semplice ma d’effetto. Sarà che avevo passato due giorni a spellare castagne, tra un capriccio e l’altro di Edoardo, il risultato è stato più che un Monte Bianco una catena montuosa: l’abbiamo rinominato La Maiella bianca.

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Il sapore però non era male. E una immagine ravvicinata fa sembrare il tutto più bello.

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