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Un anno vissuto…

E’ passato quasi un anno dall’ultimo post. Ne abbiamo fatte tante.  Per me un anno dietro ad un progetto di futuro, ancora tanti giorni in piazza, il 22 dicembre la definitiva uscita dall’azienda e un cucciolo d’uomo che cresce e cambia, e che ho sempre paura di non seguire abbastanza.

Facciamo un riassunto breve breve?
La seconda elementare di Edoardo è stata disastrosa: una maestra di italiano assente e distratta, curva sulle sue esigenze di trasferimento e incapace di star dietro ai bambini meno smart o con genitori per niente “lecchini”.

La maestra di matematica, precaria ma riconfermata dalla prima, preparatissima e chioccia non sempre è riuscita ad arginare il mare in piena delle preferenze, dei pettegolezzi e di tutta una serie di atteggiamenti negativi e nefasti per la classe.

Ma l’abbiamo superata.

Edoardo ha festeggiato il suo ottavo compleanno all’Hortus Urbis, il suo posto preferito, con pochi amichetti, quelli del passato… ha preparato la torta a modo suo. Bella e buona.

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Poi è arrivata l’estate che Edoardo ha trascorso qualche giorno lontano dai genitori, compiendo i primi passi in autonomia. O forse compiendoli noi che siamo dipendenti dalla sua presenza.

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Prima della scuola un viaggetto in Südtirol che ci sta sempre bene.

IMG_2540Edo si è distinto come piccolo gourmet e camminatore e poi eccoci in Terza!

Tutta una novità. La maestra di matematica degli scorsi anni, nella sua precarietà unico punto fermo della classe, è diventata di italiano. Che può sembrar strano ma non nella scuola italiana. Comunque “dà ‘na pista” a quelle degli anni passati. Noi l’adoriamo!

Hanno assegnato alla classe una maestra di matematica in gambissima e last but not least vanno d’accordo e si accordano… quello che in una classe elementare non dovrebbe mai mancare. Ma non è scontato. Vedi l’anno scorso.

Insomma Edo è sbocciato: racconta, scrive, disegna, recita e prende la parola in classe. Penso che quest’anno sia l’anno della svolta. Conosce i suoi limiti e fatica per superarli ma ci prova. Ci delizia con i suoi racconti, legge a volontà, costruisce con i Lego alla velocità della luce. Bastava poco… un po’ di autostima, quella sana però, che coltivata nell’infanzia fa tanto nell’uomo che sarà.

Lettere d’amore

Bello svegliarsi al mattino e trovare dei messaggi d’amore. Già penso con piacere a quando Edo sarà abbastanza grande da prepararmi il caffè.

Noi abbiamo sempre avuto il nostro momento mattutino. Io sono quella che sta in cucina e che lo coccola al risveglio e lo nutre. Con il papà invece, ci sono tantissimi momenti del giorno insieme, tra giochi e racconti. E si vede anche dalla differenza dei messaggi. 😉

Letterina alla mamma

Letterina al papà

Liberi di…

 Come già anticipato quest’anno Edo ha cambiato scuola per frequentare l’ultimo anno di materna alla scuola dell’infanzia comunale. Ha lasciato tutti i suoi amici e le sue maestre. In più mamma e papà per ora sono tornati a lavorare in sede e passano tre ore per 90 km sul raccordo anulare prima di poterlo rivedere. Per lui abituato a essere portato e preso dai genitori è stato una bella batosta.

I primi giorni c’è stato l’inserimento, un giorno uscita alle 12.30, un altro alle 14.30 poi finalmente l’orario normale alle 16.30. I nonni paterni sono un valido sostegno nel riprenderlo a scuola, mentre la mattina lo accompagnamo noi e lo lasciamo senza problemi.

Domenica ho festeggiato dai miei genitori il mio compleanno (in anticipo di un giorno, sob) e mentre ci apprestavamo a fare il brindisi, Edo ha insistito per farlo lui.
Ci ha chiesto di stare in silenzio poi ci ha guardato serio serio ed… è scoppiato in lacrime. Abbiamo cercato di capirne il motivo, mentre lui continuava a scusarsi disperato che non si ricordava l’inizio. Dopo qualche momento di imbarazzo alla fine ha concluso augurando buon appetito.

Siamo rimasti attoniti da tanto sconforto ma nonostante qualche dubbio, abbiamo lasciato correre. Lunedì torna a scuola e la sera restiamo a cena dai nonni paterni per rifesteggiarmi ed ecco di nuovo la richiesta di brindisi. Ma più sicuro di se e della formula ormai memorizzata ci ordina:

Alzate la mano destra, l’altra sul cuore. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  Signore benedici il cibo che stiamo per prendere. Fa che non manchi mai a nessun bambino. Grazie Gesu. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  Buon appetito.

Il silenzio è sceso nella stanza. Noi abbiamo scelto di non avvalerci dell’insegnamento della religione e la scuola è pubblica non gestita quindi da religiosi. Siamo venuti a scoprire che questa preghiera, che Edo è convinto sia un brindisi, viene fatta dire a tutti i bambini di ogni religione ed età tre volte al giorno. Ovviamente siamo in presenza di un vero indottrinamento e direi anche abuso della libertà.

Penso che non sia etico far partecipare ad un rito confessionale bambini che non conoscono neanche il significato delle parole che pronunciano. Senza spiegargli nulla li rendono blasfemi. Qualcuno non è battezzato per scelta dei genitori o perché appartenenti ad altre religioni.

La cosa grave è che non sono stati informati i genitori dell’applicazione di questo rituale. Oppure se lo hanno fatto molti genitori si sono arresi per evitare di isolare e quindi far discriminare i figli
Noi abbiamo scritto subito alla dirigente scolastica chiedendogli spiegazioni comunicando l‘illegalità della cosa.

Siamo stati fermati dalle maestre che hanno giustificato questa preghiera come momento di comunione tra i bambini. Alla mia domanda se gli altri genitori fossero d’accordo mi hanno detto si perché anche i bambini di altre religioni partecipano alla recita di Natale sul presepe… peccato che la recita preveda una finzione, la preghiera no.

Aspettiamo la risposta scritta della dirigente e del consiglio scolastico.

Forse perderemo o forse no.
Ricordiamoci ogni tanto di rispolverare la Costituzione e cominciamo a difendere i nostri diritti.

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. […]
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. […]
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. […]

 

 

Auguri mamma!

Quando è il momento della consegna dei lavoretti l’orgoglio dei genitori è sempre alto… Poi se capita che, con pochi tratti, abbia colto proprio come sei, allora la lacrima la fa da padrona.

Ad offuscare la gioia il dubbio che quel “fa sempre” sia riferito alle mie fughe per l’orto, ma resta sempre la speranza che le presenze siano di un livello tale da far dimenticare le assenze.

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Babbo Natale è una brava persona

Edoardo ha aspettato con ansia l’arrivo di Babbo Natale.
Gli ha scritto una letterina molto dettagliata in cui gli chiedeva un serpente morbido contraccambiando con informazioni sul suo stato di salute e abitazione. Il tutto infiocchettato con buone intenzioni per il futuro. Poi lo ha descritto a chiunque gli chiedesse cosa aveva chiesto a Babbo Natale come una persona simpatica e generosa:decisamente una brava persona. Beh Edo ha ricevuto una valanga di regali desiderati e non ma comunque di interesse: due giochi Sfida la piovra e Monster Maker, un triceratopo, un brachiosauro in scala grande e uno piccolo tutto della Schleich, un libro sui dinosauri, un libro di fiabe e un prescolare, due Sapientino, una macchina rumorosissima. Niente serpente morbido perché da Ikea era finito ma Edo ha conservato la sua opinione su Babbo Natale.

Mamma dal canto suo non può pensarla diversamente perché ha ricevuto grandi cose per le sue principali passioni: cucina e scrittura. Quindi il mitico e rossissimo KitchenAid e “niente popó di meno che” l’iPad, con dedica d’amore “a fuoco” sul retro. Il primo è arrivato in anticipo per concludere i dolci pensieri natalizi solidali, il secondo solo ieri. Ma Babbo Natale è comunque una brava persona.

In controtendenza

Mentre mamma era presa a vendere i prodotti dell’EutOrto al loro primo mercatino biologico, papà Procione e l’Edoardo si recavano al ristorante.

La loro scelta è caduta sul cinese in direzione opposta alle scelte materne ormai orientate sul biologico.
Oltre alle cineserie riportate (calendario e macchinina tagliaunghie, orribile!!!) mi hanno inviato una meravigliosa cartolina ricordo probabilmente per farmi sopportare la scelta. Belli de mamma!

Richieste inevase

Come molti bimbetti anche Edo sottopone i genitori a continue richieste di nuovi giocattoli o oggetti che lo attraggono.

La strategia applicata in casa è dissuaderlo dal desiderio facendolo riflettere sui beni in suo possesso.

Ieri guardando il catalogo Lego ha iniziato a scegliere ed io prontamente mentivo sull’età consigliata per il giocattolo:  “No amore questo è per bimbi piccoli”… (o al contrario troppo grandi, pensando di essere astuta ad indirizzarlo su oggetti che già possiede così da risolvere il problema).

Ma si sa, la vera astuzia è dei piccoli perché candidamente mi ha risposto:
“Mamma allora fai un fratellino!”
Panico. “Ehm…”
“Mamma è semplice basta che apri la tua porticina…”

Procione ancora ride… ed io resto arrampicata sugli specchi!

Compleanno all’EutOrto

Chi lo avrebbe mai detto che appena messo piede sulla “nostra” terra avrei deciso immediatamente di festeggiare lì il mio compleanno. Una decisione dettata sicuramente dalla meravigliosa location ma soprattutto dal piacere di stare con i miei compagni contadini che non sono certo da meno.

Il 6 di settembre infatti è nato l’EutOrto la nuova avventura di alcuni lavoratori Agile ex Eutelia che hanno deciso di riparare ai torti subiti facendo nascere qualcosa di buono. In 20 tra cassaintegrati e ancora in servizio ci si incontra (secondo le logistiche personali, ndr) e si lavora fianco a fianco in pieno spirito comunicatario. Abbiamo 2000 mq da coltivare e un uliveto in mezzadria. Un regolamento da rispettare e tante proposte da sviluppare.
Dove? All’Istituto Agrario di Roma in via Ardeatina un paradiso in città.

E’ un progetto che amo molto, e mi dispiace non poter essere più assidua come gli altri contadini perché ancora (per fortuna) in servizio. Ma ogni momento libero è per l’Orto.

Di seguito le immagini di alcune mie produzioni dolciarie e il momento dello “scarta la carta”.

E salirò…

Andar per boschi e valli in Südtirol con un bimbetto cittadino non è una attività delle più semplici. Quindi un percorso mediamente semplice in val di Funes come quello che da Malga Zannes (mt 1680) porta alla malga Gampen (mt 2062) per un dislivello di circa 400 metri, invece di percorrerlo in 1 ora abbondante… per noi con sasso al seguito ce ne sono volute 3.

Nonostante Edoardo si sia dimostrato di buona gamba, il suo interessamento al mondo circostante lo ha fatto rallentare e fermare infinite volte. Ogni sasso, ruscello, bastoncino di legno, fungo, insetto… e chi più ne ha più ne metta … era un’occasione per fermarsi.

Io da parte mia me ne andavo avanti cercando di mantenere una andatura rispettabile. Ma poi mi fermavo ad aspettare i miei uomini, sotto gli sguardi attoniti dei camminatori locali, al sopraggiungere dei sensi di colpa.

Ma fare da apripista era sicuramente un ruolo più adatto a me perché altrimenti rischiavo di spronare bruscamente Edoardo e sono convinta che per incoraggiare un bambino sui percorsi montani non sia produttivo annoiarlo con continui richiami.

Isofix forever

Venerdì pomeriggio ho avuto il mio primo incidente stradale. In realtà non è neanche colpa mia perché un autocarro mi ha tamponato da ferma e mi ha fatto finire addosso alla macchina davanti. Il mio primo pensiero, mentre vedevo arrivare il pazzoide, è stato per Edoardo, che nonostante fosse ben legato ha comunque subito un contraccolpo alla testa.

Una volta scesi dalla macchina mentre si verificavano i danni, tutti si sono preoccupati per il bambino e la prima cosa che mi chiedevano era se fosse legato sul seggiolino. Ed io ogni volta annuivo anche un po’ stizzita che si potesse pensare il contrario.

Sabato sono andata ad una riunione a scuola. Ho incontrato una mamma e le ho raccontato l’accaduto. Poi le ho detto di quanto mi altero quando sento di genitori che permettono a i propri figli di girare per la macchina durante la marcia, oppure che li posizionano sul seggiolino senza legarli. Le ho detto che se fossi stata una mamma di quel genere, Edoardo oggi probabilmente non sarebbe più con noi. Le ho visto diventare gli occhi rossi. Poi mi ha detto che per pigrizia anche lei ultimamente sta avendo questo tipo di atteggiamento. Spero non siano lacrime di coccodrillo.

Una volta ancora se non bastassero le volte che lo abbiamo sentito dire. Usare il seggiolino nel modo corretto non è fare violenza ai propri figli ma rispettare la loro vita. E soprattutto se potete scegliete un seggiolino con l’aggancio isofix. Ho visto seggiolini legati al sedile della macchina con le sole cinture di sicurezza scivolare letteralmente in avanti con una frenata anche lieve. E questa cosa mi terrorizza.