Cena di blogger a Dragoncello

Ieri sera abbiamo avuto il piacere di avere Jazzer a cena a casa nostra, complice una sua trasferta a Roma per lavoro.
Ha partecipato con sonnolento entusiasmo anche Edoardo che sopraffatto dalla curiosità non ne ha voluto sapere di addormentarsi.
Francesco é molto simpatico, gia mi piaceva come blogger ed è stato bello conoscerlo di persona.
E’ stata una serata piacevole che mi piacerebbe ripetere.
Purtroppo niente foto: distratto da cibo e chiacchiere me ne sono dimenticato.

p.s.
Edoardo ringrazia Jazzer, Graziella e Lorenzo per il giochino, mamma e papà per il pan del doge (buonissimo).

Assuefatto

E’ famosa in famiglia la capacità del Procione di non sentire i rumori mentre dorme. Si racconta di grasse dormite mentre la banda imperversa per i vicoli del paese, o sotto le casse in discoteca. Insomma un gran dormiglione.

Ma questa capacità sembrava essere stata turbata dall’arrivo di Edoardo, che come tutti i neonati, aveva frequenti risvegli notturni. In realtà è bastato qualche giorno e il Procione ha ricominciato a dormire. Fino ad arrivare alla scorsa settimana quando sono iniziati i problemini con i denti. Quindi di nuovo urla notturne: ora più forti perché i polmoni sono in proporzione all’abbacchietto.

Ebbene per tre mattine tre, il Procione rassegnato, si è alzato all’alba e si è recato al lavoro prestissimo. Al quarto giorno l’assuefazione al rumore si è ripresentata. Ora dorme indisturbato.

Ogni volta che vedo quello spot in cui lui dice a lei: ci penso io cara, e va a cullare la piccola alle 4 di mattina, lasciando la moglie a letto sorridente, io guardo il Procione senza parole. Che invidia!!!

Autoesaltazione

Numero di novembre del Gambero Rosso con inserto “a Scuola con lo Chef”.
Tra le ricette “assurde” il classico Tiramisù ma “Destrutturato” come lo ha chiamato Maurizio Santin*.
Numerose le fasi della preparazione: Biscotto Savoiardo, Cremoso al cioccolato, crema al mascarpone, pasta frolla. L’occasione era il pranzo con suocera e cognato.
Edoardo mi ha dato la sveglia alle 5.30. Quindi tutto il tempo per preparare. Il piccoletto buono buono con me in cucina, mentre il procione se la dormiva ignaro.

Finito di comporre il dolce mi sono scoperta a gridare: “Santin me fa un baffo”. Non lo faccio mai, ma stavolta sono veramente fiera del risultato.

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* per chi vede GamberoRossoChannel è il cuoco nero, quello che tutti temono, per tutti grande pasticcere ed Executive Chef della Città del Gusto a Roma

Libertà ai fornelli

Finalmente dopo un bel po’ di tempo amici a cena. Grazie alla presenza del Procione che si occupava di Edoardo ho potuto preparare con tranquillità un trionfo di lasagne e un buonissimo semifreddo all’arancia.
pict2803_a.jpg Avevo comprato il numero di dicembre de La Cucina Italiana e tra i dolci da preparare nei giorni di festa c’era questa ricetta.
Quale migliore occasione di una cenetta con amici per sperimentare.
Il risultato non è stato malvagio salvo per la decorazione di scorsette d’arancia candite che non ho potuto prepare perché ad Edoardo non si può chiedere troppo.

Domenica poi per la merendina con gli zii una bella torta di rose copiata para para dalla mitica CavolettodiBruxelles.it. Ecco il risultato.

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Comunicazione di servizio

Ieri sera, mentre ci aggiravamo nel centro commerciale, grande scoperta: è spuntato il primo dentino!

In questi ultimi giorni Edoardo era stato molto strano, poche ninne e tanto pianto. Come sempre per tutto c’è un motivo.

Come in Lost. 😀

Mamma avvisata, mamma rassegnata

pappaedo.pngMi avevano avvisato! Oggi mentre si nutriva voracemente di pappa a base di passato di verdure, manzo e crema di riso, il tutto diluito in brodo vegetale, ha cominciato a fare le pernacchie.

Dopo avermi spruzzata di pappa verde però mi ha rassicurato con una carezza. La sua stupenda manina si è avvicinata e solo troppo tardi mi sono accorta che era ricoperta di altrettanta pappa.

Avevo letto su una rivista che il momento della pappa è molto delicato e la mamma deve essere molto paziente… consigliavano di dare un po’ di pappa al proprio bambino per farlo familiarizzare con la nuova esperienza…. il consiglio mi aveva lasciato decisamente basita, oggi ho capito: non potrò più avere un bambino immacolato come quando era solo un poppante.

Madri assassine

Chi non ha mai avuto paura di diventare una madre assassina? Quando sono rimasta incinta la prima cosa che mi è venuta in mente, dopo la grande gioia provata, è stata la paura di andare in depressione post-partum e commettere qualcosa di irrimediabile.

In questi giorni non si è fatto che parlare in modo ossessivo di madri che uccidono i propri figli. Le notizie su questo argomento è vero sono cicliche, ma ora che sono madre mi colpiscono ancor di più.

E proprio ieri a 28 minuti, la trasmissione su Radio2 di Barbara Palombelli, sono stati presentati due libri: “Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto” di Concita De Gregorio e “Madri assassine” di Adriana Pannitteri.

Mentre ascoltavo pensavo a quando è nato Edoardo, quando me lo hanno messo sulla pancia, la prima volta che l’ho attaccato al seno. E poi a tutti i suoi progressi in questi sei mesi. Ci siamo spesso chiesti come si possa arrivare ad uccidere il proprio figlio. Basta un attimo…. irreparabile appunto.

Ogni volta che il nostro bimbo piange, urla, strepita, all’apparenza per nessun motivo… non ci fa dormire o non ci fa fare in generale, fermiamoci a ricordare…

Poi lui sorriderà e noi lo ameremo più di prima.

Frammenti di pomeriggio

Alla radio una canzone di Alanis Morissette, alla finestra un cielo pieno di nuvole incorniciate dal sole, e tra le mie braccia Edoardo, spossato dopo la poppata. Per un attimo il tempo si è fermato. E mi è tornata la voglia di dipingere.

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Dopo la pioggia – 1988 (Tempera su tela 70×40)

Baccanale

L’avevo visto solo su Paperissima, invece oggi Edo, al suo 5° giorno di pappe serie, dopo aver tirato calci per averne ancora e aperto la bocca come i pellicani de Alla ricerca di Nemo, si è addormentato sul seggiolone.

Aveva ancora un po’ di pappa in bocca. Spettacolo tra il disgustoso e lo strappalacrime.

Avevo notato la sua posa da antico romano in pieno baccanale, ma pensavo si fosse messo in una posizione adatta per ricevere cibo comodamente. Invece… mi giro per dargli l’ultima cucchiaiata e lo trovo accasciato sul seggiolone.

Mi dispiace di non aver documentato l’evento con una foto.