Archivi categoria: Mamma

Cambio orario

Si sa, Edo è mattiniero, e come pensavo il cambio orario lo ha reso simile alle galline: ieri 4:30 in punto eravamo sul divano.  Ormai mi sono abituata (parole grosse ndr) ma la cosa spassosa è stata trovare un cartone animato: a quell’ora c’erano solo le lezioni di fisica del consorzionettuno.

Tutto ieri è stato uno spostare gli orari della pappa e delle ninne per evitare di ripetere l’alzataccia e sono stata premiata: questa mattina Edo, la sveglia umana, è scattato alle ore 5:40. Se po’ fa’!

Cronaca di una veglia annunciata

2.30 del mattino: Edo si sveglia, mi chiama, scende dal letto e accende la luce.  Quando gli dico che è ancora notte lui ribatte: «Noooo notte!».

Andiamo in salone…
Malauguratamente il Procione aveva preparato una sorpresa: tutti gli animali preferiti allineati sui cubi, e sul divano di fronte i peluche a mo’ di spettatori. Immaginate l’espressione di Edoardo. Mi ha coinvolto nella ridefinizione della “Fila” fino alle 3.00.

Dopo di che ho cercato di coinvolgerlo nella lettura di un librino, ma continuava ad elencarmi tutti gli animali. Approfittando di una delle immagini gli ho proposto di fare le ninne: «vedi le formichine fanno le ninne… andiamo anche noi? » … ma tornando in cameretta ha trovato la scatola del suo memory.

Volevo piangere… il sonno mi spezzava le gambe. Si è messo sul tappeto a giocare da solo. Botta e risposta fino alle 4. Poi il primo sbadiglio…. allora sono riuscita a mandare a ninne tutte le tessere e a convincerlo a sdraiarsi vicino a me…

Il racconto di una fiaba inventata al momento condita di tanti “E allora”… “E poooiiiii” lo hanno fatto cedere.

Ho riconquistato il mio letto alle 5… ma la sveglia impietosa ha suonato alle 6.30.

Conflitti

Siamo a circa un mese di prove senza pannolino. L’ottimismo regna sovrano. Continuo a portarmi dietro cambi su cambi tra il nido e casa.  Ma poi leggi e ti si gela il sangue:

Freud sostenne inoltre che ogni fase è accompagnata da potenziali conflitti tra il bambino e i genitori, come quelli concernenti lo svezzamento o l’addestramento degli sfinteri. Il modo in cui il bambino sperimenta quei conflitti influisce sui fondamenti della sua personalità e sugli schemi di comportamento di tutta la sua esistenza.
K. Stassen Berger Lo sviluppo della persona
(fonte PSYCHO-DIDA)

Quindi vuol dire che Edo quando non vuole neanche minimamente sedersi sul wc o togliersi il pannolino della notte sta facendo un gioco-forza con me? E il risultato condizionerà la sua esistenza?

Ma siccome io so’ de’ coccio l’ho portato al nido con il solito kit di cambi.

La mamma frettolosa fa del figlio un pacco

E’ da un po’ che ne volevo parlare… mi capita spesso di incontrare, la mattina quando accompagnamo Edo al nido, una mamma particolarmente frettolosa. Detta così la cosa non sconvolge, visto che ormai tutti noi facciamo i salti mortali per conciliare gli orari dei figli con l’entrata in ufficio, cercando l’orario migliore per evitare il traffico e non arrivare tardi… ma la cosa che mi da fastidio è vedere quelle mamme (come questa) che strattonano il proprio figlio, lo legano sul passeggino e lo lanciano in classe.

Questa mamma però le supera tutte: se incontra una qualsiasi delle maestre nel parcheggio gli “molla” il figlio e se ne va… Forse sono esagerata ma basterebbe uscire due minuti prima di casa visto che lo accompagna alle 8.15 e il nido apre alle 7.30. E non fare del proprio figlio un pacco.

“Spannolinare”

Panico : è quello che provo pensando soltanto a come affrontare l’abbandono del pannolino.

Ho cercato di documentarmi: internet di solito aiuta … ma su questo argomento c’è poco e comunque è sempre una questione di c…. in tutti i sensi. E’ come quando abbiamo svezzato, o cambiato letto a nostro figlio. A qualcuno tutto fila liscio ad altri no.
E allora vasino o riduttore, pannolini mutandina o completa libertà? Librino con la storia buffa da raccontargli o approccio diretto, del tipo: guarda cosa c’è in bagno?
Queste le domande che ultimamente mi affliggono, insieme ad una strana malinconia di quand’era piccolissimo.

Senza parole

…anzi senza voce perché di parole ne avrei tante da dire ma esce solo un filo di voce. E sfido chiunque ad attirare l’attenzione di un bimbetto con il solo sguardo. Anche se questa mattina Edo, mentre cercava di usare un interruttore vietatissimo, mi ha guardato, ha aspettato il solito “No” e trovando solo uno sguardo severo ci ha ripensato.

Che funzioni più il silenzio delle parole?

Domenica al parco

edo-e-la-capra.jpgDomenica abbiamo portato lo gnappo alla Fattoria degli animali. Insieme a Gaia, una meravigliosa bimbetta della stessa età di Edo, abbiamo fatto questa esperienza bucolica.

Il posto è carino, per niente squallido come spesso accade con gli zooparchi, almeno quelli che ricordo della mia infanzia. Gli animali sono tenuti bene e godono dell’ombra della pineta di Castel Fusano.

Molto carina la zona carezzazoo dove i bambini possono accarezzare galline, maialini, conigli, caprette, e imparare così a non aver paura degli animali e soprattutto a rispettarli.

Abbiamo capito che Edo e Gaia potrebbero essere una bella coppia dal livello di terra che li ricopriva alla fine della giornata. Incredibilmente gli animali risultavano più puliti di loro.